La Voce degli Alberi, il progetto dell’artista Giovanna Iorio, che abbina alberi e poesie, è arrivato a Napoli. Borrelli: “Così si valorizza la natura, la cultura e la lingua napoletana.” Natura e cultura, verde e poesia, alberi e voci. È su questo che si basa il progetto “La Voce degli Alberi”, dell’artista Giovanna Iorio, di origine campane, ora residente a Londra. Il progetto artistico, che è sbarcato anche a Napoli, regala agli utenti le voci dei poeti affiancandoli a dei percorsi alberati. Attraverso l’apposito QrCode si potrà scaricare l’App legata al progetto con la quale sarà possibile visualizzare le mappe dei percorsi sonori. Attraverso la geolocalizzazione l’App sarà in grado di riconoscere il percorso alberato in cui ci si trova e farà partire, legato ad esso, una serie di audio con la voce di poeti. Dopo aver aperto l’app si potrà visualizzare una mappa sulla quale sono indicati tutti i percorsi alberati in cui sono state fatte le installazioni sonore nella propria città. Una volta recatosi in uno dei luoghi indicati dalla mappa, l’App attraverso la geolocalizzaione sarà in grado di riconoscerlo e a quel punto durante il cammino farà partire una serie di voci registrate che declamano delle poesie. In partica è un modo per passeggiare tra la natura ascoltando poesie. A Napoli, sono stati individuati per i percorsi sonori gli alberi segnalati sulla Mappa degli alberi monumentali della Regione Campania. L’installazione si può già ascoltare in alcune zone della città: le nel Chiostro dell’Accademia delle Belle Arti, in Vico Pontecorvo, nella Villa Comunale di Chiaia e presso il Tondo di Capodimonte. “Avevo un enorme archivio sonoro ed allora ho deciso di dare vita a questo progetto. Credo che i poeti appartengano alla natura più che alla carta, per questo reputo che alberi-poesie sia un binomio perfetto. Inoltre questo progetto è un modo per valorizzare gli alberi e gli spazi verdi troppe volte trascurati e dimenticati. Il mio è un progetto internazionale, in ogni città le installazioni hanno una propria identità specifica e proprio come le foglie di un albero le installazioni cresco in nuovi punti e riempiono zone diverse delle città. Ho deciso di portarlo anche a Napoli, ci sarà spazio per tutti, anche e soprattutto e per giovani ed emergenti poeti. Sarà soprattutto un modo per riscoprire luoghi della città dimenticati.” -ha spiegato la Iorio. “Un progetto che abbina ambiente e cultura, non si poteva chiedere di meglio. Soprattutto in questo momento storico è importantissimo valorizzare e tutelare i nostri spazi verdi, che spesso versano in pessime condizioni, ci si augura che con questo progetto artistico si possa dare il giusto valore agli alberi e alla natura. Queste installazioni capitano a fagiolo, le voci dei poeti napoletani potranno dare un contributo alla tutela e alla valorizzazione della lingua napoletana dato che da poco si è insidiato il comitato per la salvaguardia della nostra lingua, nato grazie ad una legge che noi abbiamo fatto approvare. ”è stato il commento del Consigliere Regionale dei Verdi-Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.
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Due installazioni permettono di riascoltare la voce di Pasolini in due luoghi molto speciali: l'Idroscalo di Ostia, dove Pasolini venne ritrovato senza vita e a Torre di Chia, a Soriano nel Cimino nei luoghi che diventarono il rifugio del poeta fino alla morte.
Nel paesaggio risuonano le voci dei poeti.
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June 2021
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